Nel romanzo "le Notti di Parigi" (traduzione italiana de Le Parisiennes ) di Nicolas Edme Restif de la Bretonne ( che, nonostante il cognome non è l'alter ego francese della Serbelloni Mazzanti vien dal Mare ) c'è più di un accenno al solletico. L'autore mostra in tutta la sue opere un evidente attrazione verso le scarpe e in particolare verso il piede femminile. Il tutto anche in relazione al solletico, che pur rimanendo un aspetto marginale, è presente nelle fantasie e in alcuni episodi narrati. Nel testo è descritta un'esperienza in cui il protagonista "giace" con una donna legata al letto e un suo amico (forse il fratello della donna o un parente, non ricordo) la solletica sotto i piedi per farla agitare. Gli scossoni e i sobbalzi di lei regalano al protagonista un forte piacere, nel romanzo descritto più come il piacere meccanico dello strofinio esagitato che non quello del ridere della ragazza, ma insomma, per uno scrittore del 1700 l'idea non era male.
Abbracci e solletico a tutti,
Marick