GIACOMINA12
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Oggi voglio raccontarvi un'esperienza che mi ha segnato un pò la vita in tema di solletico,e dopo circa 20 anni trascorsi, il suo ricordo ancora mi appare limpido nei sogni e nei ricordi.
Io avevo 14 anni, durante le vacanze estive non avevo nulla da fare e così avevo manifestato l'intenzione di andare a lavorare, ma lavorare è una parola grossa....... così volevo un lavoretto leggero che mi permetteva di avere in tasca perlomeno i soldi da spendere la sera con gli amici al bar davanti ad un gelato o una birra.
Un giorno mia zia mi disse che se volevo guadagnarmi qualcosa, lei aveva una sua amica, che aveva un negozio da parrucchiera, alle quale serviva una persona di fiducia che tutti i pomeriggi eccetto domenica e lunedì dalle 14,00 alle 15,00-15,30 (orario di riapertura del suo negozio), le facesse un pò di pulizie e un pò d'ordine nel locale e nel suo retrobottega.
Ero deciso a rifiutare quel posto, perchè lo trovavo un lavoro da donna e poco gratificante, anche se la paga era di 30.000 lire a settimana, insomma per il tempo e la fatica, erano abbastanza. Però dovevo andarci di persona, anche perchè avrei fatto fare brutta figura a mia zia, se non mi fossi presentato.
E così andai, ma quando vidi per la prima volta la signora Sandra (l'amica di mia zia), cambia idea all'istante. Il motivo era semplicissimo, una donna di 42 anni molto giovanile, altissima circa 1,75 cm, una ficona, veramente bona con un fisico bestiale slanciato e pronunciato (seni e sedere), ma soprattutto due gambe lunghe e statuarie, con capelli neri lunghissimi. Capitolo a parte meritavano mani e piedi (molto grandi ed affusolati, penso 41-42 di misura), che teneva sempre dipinti da smalto verde ed infilati in un paio di zoccoli in legno con fibbia in ferro molto eccitanti. Per completare il quadro va detto che vestiva quasi sempre con un paio di calzoni corti di jeans, che mostravano per bene gambe e cosce e una camicia annodata sotto i seni che mostravano fianchi, ombelico e pancia nudi. Insomma vi sarei rimasto pure gratis. Ed essendo quella un'età particolare per gli adolescenti, non vi nego che la desideravo sessualmente oltrchè, con la nostra mania, di solleticarla. Diciamo che per ben due anni l'ho pensata sempre, quasi tutte le notti.
Per chuidere il quadro una persona molto gentile, simpatica ed intelligente.
Qull'estate passò in fretta tra il caldo e i miei spiriti bollenti, ma un pomeriggio di agosto segnò la mia vita. Ero nel retro bottega a fare le solite pulizie, quando venne il marito accompagnato da altri due uomini della sua età che non ho mai capito chi fossero, credo suoi colleghi di lavoro o amici, e le chiese di preparargli un caffè. Lei ubbidì, nel retrobottega vi era una cucinetta e si mise a fare il caffè, mi chiese se lo gradivo anch'io e gli dissi di sì. Il marito e gli altri erano molto più grandi di lei credo, dai ricordi che ho intorno a 50-55 anni, la differenza si vedeva tutta. Prendemmo il caffè, nel mentre gli altri due incominciarono a fare degli apprezzamenti su la Sandra, io ripresi a pulire, ad un certo punto il marito aiutato dagli altri due la presero e la misero su di un tavolo (molto lungo), ve la legarono sopra, nel retrobottega vi erano molti cavi elastici per auto e così fecero presto ad imprigionarla fissandogli ben ferme caviglie e polsi a gambe divaricate, lei non molto convinta e sorridendo domandava: "ma cosa volete farmi?", ma loro con sguardi da vecchi aguzzini-sadici-pervertiti, senbravano avere le idee molto chiaree continuavano a fare apprezzamenti al marito sulla propria mogliettina che lo riempivano di orgoglio, al punto che decise di snodargli la camicia e sorpresa (ma neanche tanto) uscirono fuori due seni grandi e prorompenti nudi. Io a quel punto che guardavo tutto con la coda dell'occhio mentre facevo finta di pulire e con un membro che stava per esplodere mi sono fermato ed ho incominciato a fissare per bene la scena. La Sandra aveva addosso solo quella specie di pantaloncini corti e nulla più, il marito le sfila gli zoccoli e dopo averne odorato uno davanti agli altri se lo lecca dove poggia la pianta del piede. E dice ai suoi amici di favorire, tutti e tre iniziano a solleticare la Sandra sui suoi seni grandi stupendi, sui fianchi, sull'ombelico, sotto le ascelle, la poverina inizia a ridere ed a muoversi smisuratamente. Poi il marito mi guarda e mi dice: "perchè non ci dai una mano?"- "perfavore occupati dei suoi piedi !!!", non me lo faccio ripetere due volte e comincio con le mia dita a solleticarle le piante su e giù, lei avverte questa nuova tortura e aumenta gli sforzi per divincolarsi ma senza risultati, le sua risa divampano. Loro continuano a commentare dicendo al marito: "hai veramente una bella mogliettina" e lui:"si lo sò", nel frattempo con le loro mani continuano imperterriti a solleticarla, palparla e stuzzicarla. Io ovviamente faccio dignitosamente la mia parte e incomincio a bloccarle con una mano le dita per non farle arricciare il piede e con l'altra le sevizio la pianta ormai indifesa....
Dopo circa 10 minuti di quel supplizio il marito mentre continuava a solleticarla dice :"ora dobbiamo lasciarla stare, perchè la bella parrucchiera deve riaprire il negozio", e gli altri replicano: "un vero peccato io sarei rimasto per altre due ore così" - "risponde il terzo, magari ritorniamo domani.....". Così smettiamo tutti a malincuore, il marito la slega e quasi gli ordina "ricomponiti e sbrigati che devi aprire!!!", lei risponde "sì - sì, subito" quando si alza in piedi e va per riannodarsi al camicia i suoi seni sono meravigliosi e al posto dei capezzoli ha due chiodi, induriti dall'eccitazione dovuta al tocco. Va nel bagno a rifarsi il trucco, un pò di mascara, si era squagliato tra il ridere ed il piangere dal solletico. Gli altri vanno via, lei esce dal bagno più bella di prima, e mi dice: "era solo un gioco, spero tu non ti sia annoiato,....o almeno non si direbbe!!!" (il riferimento era alla voracità con cui ho contribuito a solleticarla sotto i piedi ed a farla soffrire), io le dico " no, assolutamente no....e poi hai un marito molto simpatico!!!" lei mi risponde: "Vero?!!" (quasi come per giustificarlo, anche se forse il fatto che io l'abbia vista a seni nudi per sollazzare i desideri del marito e dei suoi amici, non è il massimo per lei). Ma io la rincuoro dicendole: "Sandra sei molto bella" (lo faccio più per toglierle il disaggio che aveva nei miei confronti) e lei mi risponde: "grazie, sei un vero gentiluomo". Così me ne vado a casa e la lascio al suo lavoro,
In tutto questo va detto che sono venuto due volte, senza nemmeno toccarmi, infatti sono corso a casa a cambiarmi. Non si ripetette mai più, sino alla fine dell'estate, anche se desideravo tanto che suo marito tornasse con i suoi amici, ancora una volta..... Poi, come nei patti a settembre comincia la scuola e dovetti lasciare, passai altre cinque o sei volte a salutare Sandra.
Ma a gennaio dell'anno successivo improvvisamente il suo negozio chiuse e cambiò gestione, così telefonai a mia zia per dirle cosa era successo e lei mi disse che Sandra e la sua famiglia si erano trasferiti per motivi di lavoro del marito in un'altra città, e che lei mi mandava un grosso bacio, e mi ricordava con affetto e amicizia.
Una cosa del genere non mi è più capitata nella vita, ma ha volte penso che sia in tema di solletico, l'esperienza che mi ha segnato di più, sicuramente una delle più importanti per tanti e tanti motivi......
Io avevo 14 anni, durante le vacanze estive non avevo nulla da fare e così avevo manifestato l'intenzione di andare a lavorare, ma lavorare è una parola grossa....... così volevo un lavoretto leggero che mi permetteva di avere in tasca perlomeno i soldi da spendere la sera con gli amici al bar davanti ad un gelato o una birra.
Un giorno mia zia mi disse che se volevo guadagnarmi qualcosa, lei aveva una sua amica, che aveva un negozio da parrucchiera, alle quale serviva una persona di fiducia che tutti i pomeriggi eccetto domenica e lunedì dalle 14,00 alle 15,00-15,30 (orario di riapertura del suo negozio), le facesse un pò di pulizie e un pò d'ordine nel locale e nel suo retrobottega.
Ero deciso a rifiutare quel posto, perchè lo trovavo un lavoro da donna e poco gratificante, anche se la paga era di 30.000 lire a settimana, insomma per il tempo e la fatica, erano abbastanza. Però dovevo andarci di persona, anche perchè avrei fatto fare brutta figura a mia zia, se non mi fossi presentato.
E così andai, ma quando vidi per la prima volta la signora Sandra (l'amica di mia zia), cambia idea all'istante. Il motivo era semplicissimo, una donna di 42 anni molto giovanile, altissima circa 1,75 cm, una ficona, veramente bona con un fisico bestiale slanciato e pronunciato (seni e sedere), ma soprattutto due gambe lunghe e statuarie, con capelli neri lunghissimi. Capitolo a parte meritavano mani e piedi (molto grandi ed affusolati, penso 41-42 di misura), che teneva sempre dipinti da smalto verde ed infilati in un paio di zoccoli in legno con fibbia in ferro molto eccitanti. Per completare il quadro va detto che vestiva quasi sempre con un paio di calzoni corti di jeans, che mostravano per bene gambe e cosce e una camicia annodata sotto i seni che mostravano fianchi, ombelico e pancia nudi. Insomma vi sarei rimasto pure gratis. Ed essendo quella un'età particolare per gli adolescenti, non vi nego che la desideravo sessualmente oltrchè, con la nostra mania, di solleticarla. Diciamo che per ben due anni l'ho pensata sempre, quasi tutte le notti.
Per chuidere il quadro una persona molto gentile, simpatica ed intelligente.
Qull'estate passò in fretta tra il caldo e i miei spiriti bollenti, ma un pomeriggio di agosto segnò la mia vita. Ero nel retro bottega a fare le solite pulizie, quando venne il marito accompagnato da altri due uomini della sua età che non ho mai capito chi fossero, credo suoi colleghi di lavoro o amici, e le chiese di preparargli un caffè. Lei ubbidì, nel retrobottega vi era una cucinetta e si mise a fare il caffè, mi chiese se lo gradivo anch'io e gli dissi di sì. Il marito e gli altri erano molto più grandi di lei credo, dai ricordi che ho intorno a 50-55 anni, la differenza si vedeva tutta. Prendemmo il caffè, nel mentre gli altri due incominciarono a fare degli apprezzamenti su la Sandra, io ripresi a pulire, ad un certo punto il marito aiutato dagli altri due la presero e la misero su di un tavolo (molto lungo), ve la legarono sopra, nel retrobottega vi erano molti cavi elastici per auto e così fecero presto ad imprigionarla fissandogli ben ferme caviglie e polsi a gambe divaricate, lei non molto convinta e sorridendo domandava: "ma cosa volete farmi?", ma loro con sguardi da vecchi aguzzini-sadici-pervertiti, senbravano avere le idee molto chiaree continuavano a fare apprezzamenti al marito sulla propria mogliettina che lo riempivano di orgoglio, al punto che decise di snodargli la camicia e sorpresa (ma neanche tanto) uscirono fuori due seni grandi e prorompenti nudi. Io a quel punto che guardavo tutto con la coda dell'occhio mentre facevo finta di pulire e con un membro che stava per esplodere mi sono fermato ed ho incominciato a fissare per bene la scena. La Sandra aveva addosso solo quella specie di pantaloncini corti e nulla più, il marito le sfila gli zoccoli e dopo averne odorato uno davanti agli altri se lo lecca dove poggia la pianta del piede. E dice ai suoi amici di favorire, tutti e tre iniziano a solleticare la Sandra sui suoi seni grandi stupendi, sui fianchi, sull'ombelico, sotto le ascelle, la poverina inizia a ridere ed a muoversi smisuratamente. Poi il marito mi guarda e mi dice: "perchè non ci dai una mano?"- "perfavore occupati dei suoi piedi !!!", non me lo faccio ripetere due volte e comincio con le mia dita a solleticarle le piante su e giù, lei avverte questa nuova tortura e aumenta gli sforzi per divincolarsi ma senza risultati, le sua risa divampano. Loro continuano a commentare dicendo al marito: "hai veramente una bella mogliettina" e lui:"si lo sò", nel frattempo con le loro mani continuano imperterriti a solleticarla, palparla e stuzzicarla. Io ovviamente faccio dignitosamente la mia parte e incomincio a bloccarle con una mano le dita per non farle arricciare il piede e con l'altra le sevizio la pianta ormai indifesa....
Dopo circa 10 minuti di quel supplizio il marito mentre continuava a solleticarla dice :"ora dobbiamo lasciarla stare, perchè la bella parrucchiera deve riaprire il negozio", e gli altri replicano: "un vero peccato io sarei rimasto per altre due ore così" - "risponde il terzo, magari ritorniamo domani.....". Così smettiamo tutti a malincuore, il marito la slega e quasi gli ordina "ricomponiti e sbrigati che devi aprire!!!", lei risponde "sì - sì, subito" quando si alza in piedi e va per riannodarsi al camicia i suoi seni sono meravigliosi e al posto dei capezzoli ha due chiodi, induriti dall'eccitazione dovuta al tocco. Va nel bagno a rifarsi il trucco, un pò di mascara, si era squagliato tra il ridere ed il piangere dal solletico. Gli altri vanno via, lei esce dal bagno più bella di prima, e mi dice: "era solo un gioco, spero tu non ti sia annoiato,....o almeno non si direbbe!!!" (il riferimento era alla voracità con cui ho contribuito a solleticarla sotto i piedi ed a farla soffrire), io le dico " no, assolutamente no....e poi hai un marito molto simpatico!!!" lei mi risponde: "Vero?!!" (quasi come per giustificarlo, anche se forse il fatto che io l'abbia vista a seni nudi per sollazzare i desideri del marito e dei suoi amici, non è il massimo per lei). Ma io la rincuoro dicendole: "Sandra sei molto bella" (lo faccio più per toglierle il disaggio che aveva nei miei confronti) e lei mi risponde: "grazie, sei un vero gentiluomo". Così me ne vado a casa e la lascio al suo lavoro,
In tutto questo va detto che sono venuto due volte, senza nemmeno toccarmi, infatti sono corso a casa a cambiarmi. Non si ripetette mai più, sino alla fine dell'estate, anche se desideravo tanto che suo marito tornasse con i suoi amici, ancora una volta..... Poi, come nei patti a settembre comincia la scuola e dovetti lasciare, passai altre cinque o sei volte a salutare Sandra.
Ma a gennaio dell'anno successivo improvvisamente il suo negozio chiuse e cambiò gestione, così telefonai a mia zia per dirle cosa era successo e lei mi disse che Sandra e la sua famiglia si erano trasferiti per motivi di lavoro del marito in un'altra città, e che lei mi mandava un grosso bacio, e mi ricordava con affetto e amicizia.
Una cosa del genere non mi è più capitata nella vita, ma ha volte penso che sia in tema di solletico, l'esperienza che mi ha segnato di più, sicuramente una delle più importanti per tanti e tanti motivi......
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