Ciao a tutti,
le ferie so finite ( a proposito buon rientro a tutti quelli che ricominciano a lavorare) e nella depressione post vacanze la mia mente ha partorito una riflessione,
anzi meglio una domanda :
Se assumiamo che il sesso ha come obiettivo la procreazione, come fanno a svilupparsi le parafilie/perversioni?
Mi spiego meglio, la vita biologica è codificata nei geni, e questa codificazione si sviluppa secondo le teorie evoluzionistiche tramite il modello sbaglia/impara, da qui nascono le regole iscritte nei geni .
Secondo parecchi biologi il vero Soggetto attivo della vita è il gene e non la *macchina* che si è costruito intorno, vedi il corpo umano, di conseguenza le regole principali vengono stabilite da *lui* e non dall’Uomo ( a questo proposito consiglio a tutti il Gene egoista di Richard Dawkins ).
La regola prima, anzi il bisogno imperativo del gene è la propria trasmissione.
Questo è il primo bisogno del gene, e nei millenni tramite il modello sbaglia/impara ha codificato per gli esseri umani il modello sessuale,
costruendo gli organi genitali e sviluppando nelle macchine che abitano l’impulso sessuale verso le altre *macchine* con determinate caratteristiche.
Se quello che dico sopra è corretto com’è possibile che si possa avere desiderio sessuale di un qualcosa che non ha attinenza con ciò per cui il sesso è stato fatto?
In fondo è proprio Freud che definisce le perversioni come impulso sessuale verso parti anatomiche od oggetti che chiaramente non hanno valenza ai fini della procreazione.
Io mi chiedo com’è proprio possibile che esistano le perversioni?
Errori di madre Natura?
Io non lo penso, la mia idea è che tramite il sesso l’uomo cerchi più che il semplice procreare.
Credo che la soddisfazione sessuale sia una componente globale dell’uomo, cioè che sia la base di tutte le soddisfazioni, o meglio che ogni sensazione di benessere da noi percepita è una gradazione della soddisfazione sessuale .
Mi piacerebbe sentire il parere di altre persone, inoltre visto che nel Forum c’è anche qualche psicologo quale occasione migliore per chiarirmi un pò le idee?
Anzi per gli psicologi (mi riferisco in particolare a Klang, che saluto) la domanda è :
come conciliate la biologia con la psicologia?
Come fa un processo a livello così alto come quello psicologico a risultare più incisivo di uno a livello basilare come quello genico?
Scusate la lunghezza del post e l’implicita follia delle mie domande ma qui da me fa un caldo allucinante e in più domani me tocca pure ricomincià a lavorà.
Un pò di comprensione....
le ferie so finite ( a proposito buon rientro a tutti quelli che ricominciano a lavorare) e nella depressione post vacanze la mia mente ha partorito una riflessione,
anzi meglio una domanda :
Se assumiamo che il sesso ha come obiettivo la procreazione, come fanno a svilupparsi le parafilie/perversioni?
Mi spiego meglio, la vita biologica è codificata nei geni, e questa codificazione si sviluppa secondo le teorie evoluzionistiche tramite il modello sbaglia/impara, da qui nascono le regole iscritte nei geni .
Secondo parecchi biologi il vero Soggetto attivo della vita è il gene e non la *macchina* che si è costruito intorno, vedi il corpo umano, di conseguenza le regole principali vengono stabilite da *lui* e non dall’Uomo ( a questo proposito consiglio a tutti il Gene egoista di Richard Dawkins ).
La regola prima, anzi il bisogno imperativo del gene è la propria trasmissione.
Questo è il primo bisogno del gene, e nei millenni tramite il modello sbaglia/impara ha codificato per gli esseri umani il modello sessuale,
costruendo gli organi genitali e sviluppando nelle macchine che abitano l’impulso sessuale verso le altre *macchine* con determinate caratteristiche.
Se quello che dico sopra è corretto com’è possibile che si possa avere desiderio sessuale di un qualcosa che non ha attinenza con ciò per cui il sesso è stato fatto?
In fondo è proprio Freud che definisce le perversioni come impulso sessuale verso parti anatomiche od oggetti che chiaramente non hanno valenza ai fini della procreazione.
Io mi chiedo com’è proprio possibile che esistano le perversioni?
Errori di madre Natura?
Io non lo penso, la mia idea è che tramite il sesso l’uomo cerchi più che il semplice procreare.
Credo che la soddisfazione sessuale sia una componente globale dell’uomo, cioè che sia la base di tutte le soddisfazioni, o meglio che ogni sensazione di benessere da noi percepita è una gradazione della soddisfazione sessuale .
Mi piacerebbe sentire il parere di altre persone, inoltre visto che nel Forum c’è anche qualche psicologo quale occasione migliore per chiarirmi un pò le idee?
Anzi per gli psicologi (mi riferisco in particolare a Klang, che saluto) la domanda è :
come conciliate la biologia con la psicologia?
Come fa un processo a livello così alto come quello psicologico a risultare più incisivo di uno a livello basilare come quello genico?
Scusate la lunghezza del post e l’implicita follia delle mie domande ma qui da me fa un caldo allucinante e in più domani me tocca pure ricomincià a lavorà.
Un pò di comprensione....