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TMF Regular
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- Feb 9, 2006
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Purtroppo leggo il forum ogni tanto, e quindi mi ritrovo discussioni già avviate cui è difficile prendere parte in maniera adeguata, ma questo argomento mi interessa, quindi cercherò di andare per ordine di intervento, per quanto possibile.
Tanta campagna sul si e niente sul no, perché? Facile, perché chi è per il no o tace per far passare il più possibile inosservato il referendum o consiglia di non andare a votare. I media, in particolare la tv, hanno volutamente ignorato il referendum tanto che l'AGCOM a suon di multe li ha obbligati a svolgere una campagna informativa. Nonostante questo i dibattiti per la maggior parte vanno in onda a orari in cui c'è poco share, e le poche informazioni passano al di fuori dei dibattiti specifici sono alquanto generiche.
E' più facile far disertare la gente che convincerla a dire no, ed è un metodo scorretto, perché sfrutta le persone che comunque non andrebbero a votare, e quindi non è un metro della reale volontà della gente.
Teniamo presente che se una legge viene abrogata non è per sempre ma solo per 5 anni (ecco perché viene riproposto il referendum sul nucleare che si era già tenuto a fine anni '80), e comunque è vietato in tale periodo riproporne una identica (anche se è possibile presentarne una simile).
Ora cerco di analizzare punto per punto in base agli interventi fatti:
1) Privatizzazione dell'acqua: è sinonimo di miglioramento solo sulla carta. Teoricamente le aziende che si prendono carico dovrebbero riparare gli acquedotti e ridurre od eliminare le perdite. In pratica questo non succede, e ci sono numerosi esempi; in diversi comuni e provincie d'Italia la privatizzazione è in atto già da diversi anni, e il risultato è stato: nessuna miglioria dell'acquedotto e bollette dell'acqua aumentate a dismisura (in alcuni casi anche quadruplicate), con conseguenti reiterate proteste da parte dei cittadini. In soldoni: massimo profitto e sforzo zero.
2) Nucleare: questione spinosa. Intanto votando si non ci se ne priva per sempre ma solo per 5 anni. Per chi pensa che le centrali di terza generazione siano delle porcate: sono proprio quelle che vogliono costruire in Italia (per la cronaca ce le sbolognano i francesi, che stanno approntando quelle di quarta generazione). I tempi medi di costruzione di una centrale nucleare vanno dai 20 ai 30 anni. Per mantenere "sicura" la centrale, questa dovrebbe essere mantenuta attiva per 30 anni (40 anni con le classiche proroghe) poi smantellata. Quando si indicano i costi dell'energia prodotta dal nucleare in confronto a quella di altre fonti non si tiene mai conto dei costi relativi allo smantellamento della centrale e, soprattutto, quelli dello smaltimento e stoccaggio delle scorie radioattive. Non è corretta la stima del 2% del fabbisogno energetico coperto dalle centrali nucleari (quella stima è su base mondiale, non nazionale). Se si costruissero nuove centrali queste coprirebbero il 25-30% del fabbisogno energetico nazionale. Perché dire no alle centrali nucleari (e si al referendum)? A) Perché le centrali non sono sicure al 100%. E' vero che gli incidenti sono rari, ma quando accadono sono devastanti. Perché nessuna compagnia assicurativa al mondo assicura una centrale nucleare? B) Perché non esiste al mondo nessun sito sicuro per lo stoccaggio delle scorie radioattive (che rimangono tali per migliaia e migliaia di anni e che, se stoccate in luoghi non sicuri possono causare molti danni). C) La tanto agognata indipendenza energetica non può essere tale in quanto l'Italia non ha miniere di uranio quindi anche quello andrebbe importato. D) Le riserve mondiali di uranio si esauriranno in un periodo compreso tra il 60 ei 120 anni (a seconda del numero delle centrali nel mondo); togliamoci i 20-30 anni che perdiamo per costruirle, cosa ci rimane? L'energia per un periodo limitato di tempo, e poi? E) Una centrale nucleare produce vapore ma anche anidride carbonica, quindi inquina anch'essa. F)Il nucleare crea pochi posti di lavoro e dà profitto a pochi, come al solito. G) Il nucleare consuma acqua, molta acqua per produrre energia e raffreddare i reattori, quindi non si può costruire molto lontano da falde acquifere. H) L'Italia è un paese soggetto a terremoti. I) Una centrale nucleare può essere facile bersaglio di attacchi terroristici. J) Siamo in Italia: davvero siamo sicuri che le centrali e le scorie vengano gestite in modo corretto?
E' inutile dire: "ma tanto ce le hanno i francesi che sono vicini a noi", Si, ma se il tuo vicino di casa si costruisce una bomba che fai, per sentirti meglio te costruisci una in casa pure tu? Tutti dovrebbero abbandonare il nucleare, molti stati ci stanno pensando, altri lo stanno facendo (vedi la Germania). Insomma, gli altri pensano di abbandonarlo e noi cosa facciamo? Ci buttiamo a capofitto.
Anche la scusa di contrapporlo ai combustibili fossili non è valida: difatti anche quelli dovrebbero essere abbandonati: oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, avere energia pulita e a basso costo si può! I soldi devono essere investiti nella ricerca, e non in cose che danno solo profitto a pochi (il nucleare ciome i combustibili fossili). Volete alcuni esempi? Per quanto riguarda l'energia elettrica: i pannelli solari di ultima generazione sono molto più efficienti di quelli vecchi, anche l'eolico ha nuove tecnologie (vedi www.kitegen.com): il kitegen, che sfrutta i venti di alta quota, è in grado di produrre tanta energia quanto una centrale nucleare, e il vento in alta quota c'è 365 giorni all'anno ed è fortissimo; si possono sfruttare le maree, l'energia geotermica (una casa che dispone di impianto geotermico e pannelli solari ha energia a costo 0 praticamente per sempre), e tante altre cose. Riguardo le auto e i trasporti: anche qui l'energia solare, le auto a idrogeno, i motori magnetici. Le risorse e le idee ci sono, ma per l'interesse di pochi non vengono sfruttate! Se diamo un'occhiata al passato, nell'anteguerra Nikola Tesla, un genio, ideo' un sistema per produrre energia dai raggi cosmici (quindi gratis), ma fu ostacolato nei sui progetti e alla sua morte i suoi studi sparirono misteriosamente. Perché? Come diceva Arbore "meditate gente", e io aggiungo "informatevi".
3) Infine il legittimo impedimento: quello è più che altro per dare uno schiaffo morale al premier.
Io voterò 4 si.
Scusatemi se mi sono fatto prendere la mano. Grazie a quelli che sono riusciti a leggere tutto il mio torrenziale post.
Tanta campagna sul si e niente sul no, perché? Facile, perché chi è per il no o tace per far passare il più possibile inosservato il referendum o consiglia di non andare a votare. I media, in particolare la tv, hanno volutamente ignorato il referendum tanto che l'AGCOM a suon di multe li ha obbligati a svolgere una campagna informativa. Nonostante questo i dibattiti per la maggior parte vanno in onda a orari in cui c'è poco share, e le poche informazioni passano al di fuori dei dibattiti specifici sono alquanto generiche.
E' più facile far disertare la gente che convincerla a dire no, ed è un metodo scorretto, perché sfrutta le persone che comunque non andrebbero a votare, e quindi non è un metro della reale volontà della gente.
Teniamo presente che se una legge viene abrogata non è per sempre ma solo per 5 anni (ecco perché viene riproposto il referendum sul nucleare che si era già tenuto a fine anni '80), e comunque è vietato in tale periodo riproporne una identica (anche se è possibile presentarne una simile).
Ora cerco di analizzare punto per punto in base agli interventi fatti:
1) Privatizzazione dell'acqua: è sinonimo di miglioramento solo sulla carta. Teoricamente le aziende che si prendono carico dovrebbero riparare gli acquedotti e ridurre od eliminare le perdite. In pratica questo non succede, e ci sono numerosi esempi; in diversi comuni e provincie d'Italia la privatizzazione è in atto già da diversi anni, e il risultato è stato: nessuna miglioria dell'acquedotto e bollette dell'acqua aumentate a dismisura (in alcuni casi anche quadruplicate), con conseguenti reiterate proteste da parte dei cittadini. In soldoni: massimo profitto e sforzo zero.
2) Nucleare: questione spinosa. Intanto votando si non ci se ne priva per sempre ma solo per 5 anni. Per chi pensa che le centrali di terza generazione siano delle porcate: sono proprio quelle che vogliono costruire in Italia (per la cronaca ce le sbolognano i francesi, che stanno approntando quelle di quarta generazione). I tempi medi di costruzione di una centrale nucleare vanno dai 20 ai 30 anni. Per mantenere "sicura" la centrale, questa dovrebbe essere mantenuta attiva per 30 anni (40 anni con le classiche proroghe) poi smantellata. Quando si indicano i costi dell'energia prodotta dal nucleare in confronto a quella di altre fonti non si tiene mai conto dei costi relativi allo smantellamento della centrale e, soprattutto, quelli dello smaltimento e stoccaggio delle scorie radioattive. Non è corretta la stima del 2% del fabbisogno energetico coperto dalle centrali nucleari (quella stima è su base mondiale, non nazionale). Se si costruissero nuove centrali queste coprirebbero il 25-30% del fabbisogno energetico nazionale. Perché dire no alle centrali nucleari (e si al referendum)? A) Perché le centrali non sono sicure al 100%. E' vero che gli incidenti sono rari, ma quando accadono sono devastanti. Perché nessuna compagnia assicurativa al mondo assicura una centrale nucleare? B) Perché non esiste al mondo nessun sito sicuro per lo stoccaggio delle scorie radioattive (che rimangono tali per migliaia e migliaia di anni e che, se stoccate in luoghi non sicuri possono causare molti danni). C) La tanto agognata indipendenza energetica non può essere tale in quanto l'Italia non ha miniere di uranio quindi anche quello andrebbe importato. D) Le riserve mondiali di uranio si esauriranno in un periodo compreso tra il 60 ei 120 anni (a seconda del numero delle centrali nel mondo); togliamoci i 20-30 anni che perdiamo per costruirle, cosa ci rimane? L'energia per un periodo limitato di tempo, e poi? E) Una centrale nucleare produce vapore ma anche anidride carbonica, quindi inquina anch'essa. F)Il nucleare crea pochi posti di lavoro e dà profitto a pochi, come al solito. G) Il nucleare consuma acqua, molta acqua per produrre energia e raffreddare i reattori, quindi non si può costruire molto lontano da falde acquifere. H) L'Italia è un paese soggetto a terremoti. I) Una centrale nucleare può essere facile bersaglio di attacchi terroristici. J) Siamo in Italia: davvero siamo sicuri che le centrali e le scorie vengano gestite in modo corretto?
E' inutile dire: "ma tanto ce le hanno i francesi che sono vicini a noi", Si, ma se il tuo vicino di casa si costruisce una bomba che fai, per sentirti meglio te costruisci una in casa pure tu? Tutti dovrebbero abbandonare il nucleare, molti stati ci stanno pensando, altri lo stanno facendo (vedi la Germania). Insomma, gli altri pensano di abbandonarlo e noi cosa facciamo? Ci buttiamo a capofitto.
Anche la scusa di contrapporlo ai combustibili fossili non è valida: difatti anche quelli dovrebbero essere abbandonati: oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, avere energia pulita e a basso costo si può! I soldi devono essere investiti nella ricerca, e non in cose che danno solo profitto a pochi (il nucleare ciome i combustibili fossili). Volete alcuni esempi? Per quanto riguarda l'energia elettrica: i pannelli solari di ultima generazione sono molto più efficienti di quelli vecchi, anche l'eolico ha nuove tecnologie (vedi www.kitegen.com): il kitegen, che sfrutta i venti di alta quota, è in grado di produrre tanta energia quanto una centrale nucleare, e il vento in alta quota c'è 365 giorni all'anno ed è fortissimo; si possono sfruttare le maree, l'energia geotermica (una casa che dispone di impianto geotermico e pannelli solari ha energia a costo 0 praticamente per sempre), e tante altre cose. Riguardo le auto e i trasporti: anche qui l'energia solare, le auto a idrogeno, i motori magnetici. Le risorse e le idee ci sono, ma per l'interesse di pochi non vengono sfruttate! Se diamo un'occhiata al passato, nell'anteguerra Nikola Tesla, un genio, ideo' un sistema per produrre energia dai raggi cosmici (quindi gratis), ma fu ostacolato nei sui progetti e alla sua morte i suoi studi sparirono misteriosamente. Perché? Come diceva Arbore "meditate gente", e io aggiungo "informatevi".
3) Infine il legittimo impedimento: quello è più che altro per dare uno schiaffo morale al premier.
Io voterò 4 si.
Scusatemi se mi sono fatto prendere la mano. Grazie a quelli che sono riusciti a leggere tutto il mio torrenziale post.