Suggerimento
Scusate se mi intrometto.
Io il primo tickle party l'ho organizzato da me, 4 anni or sono, quando nemmeno postavo in questo forum.
Regole essenziali:
1. Che il gruppo totale sia formato da coppie. Cioè che ogni uomo porti una donna, o viceversa.
E' successo che un mio amico conosceva una ragazza incuriosita dall'iniziativa. Abbiamo detto a questa ragazza di portare una sua amica, così poteva essere tranquilla e non venire da sola. L'amica è stata accoppiata ad un ragazzo che non aveva la partner, ma che conoscendo altri del gruppo non poteva "sputtanarsi" facendo il "pirla", come si dice dalle mie parti.
E così, a giro di conoscenze, si è formato il gruppo.
Insomma, se tu vai ad una festa da solo, puoi sentirti a disagio, come nella condizione di fare ciò che ti pare (tanto gli altri non sai manco chi sono!). Se sei donna e ci vai con un uomo, quanto meno sei garantita. Se risulta un pacco, pigliate e ve ne andate in due. Se sei un maschio e fai il cretino, non risulterai molti serio, se per regolamento hai portato con te una donna, amica o compagna che sia.
Questo costringe tutti i partecipanti a comportamenti leciti e civili, rispettosi verso qualunque altro partecipante, che tu conosca o meno.
C'era un aperitivo, un buffet libero, un paio di torte e beveraggi vari.
Di solletico si parlava e non si parlava.
Ci si è conosciuti con sottofondo musicale, tipo: "sta canzone è dei Police?"
"Si, è un regalo di compleanno di mio fratello. Tu sei figlia unica?".
"No, ho una sorella".
"Potevi portarla!".
"E tu potevi portare tuo fratello!" giusto per farti capire che non sei tu il suo tipo ideale.
Constatata l'atmosfera amichevole, si può pensare a qualunque gioco, che coinvolga chiunque, senza grandi timori.
In ogni occasione avevo personalmente preparato alcuni giochi da proporre a squadre:
1. Un fumetto di BAC spezzettato da ricostuire, nel minor tempo possibile, nella corretta sequenza.
2. La storia di Biancaneve "taroccata", da recitare sulla voce di un volontario lettore.
Altri volontari dovranno offrirsi per recitare la storiella, attuando nella pratica ciò che il narratore legge.
La Regina cattiva non sopporta Biancaneve e la solletica spesso, per invidia e gelosia.
E le due donne che interpratano i ruoli devono compiere l'azione.
Biancaneve fugge dal castello, cercando rifugio nella foresta.
Studiare un percorso ridicolo, magari ad ostacoli, per Biancaneve.
La Regina costringe con la tortura il cacciatore a catturare Biancaneve.
E anche questa scena viene riprodotta dai partecipanti.
Biancaneve intenerisce il cacciatore, che la lascia libera.
La Regina fa morire di solletico il cacciatore disubbidiente. Alta scena da mettere in atto.
Biancaneve trova ospitalità nella casetta dei nani, ma non sa fare nessuna faccenda di casa (mica per niente è una principessa!).
I nani non la sopportano più e la solleticano in gruppo per punirla dei suoi continui errori.
E intanto i partecipanti continuano a recitare la scenetta.
La Regina decide di travestirsi da strega e riesce ad individuare il nascondiglio di Biancaneve. Questa volta la poverina non ha scampo e viene fatta morire di solletico dalla malvagia Regina.
I nani tornano e sono disperati (in fondo meglio mangiar male quando cucina mamma, che mangiar male quando cucini tu stesso!).
Inseguono la Regina e la fanno morire di solletico, restituendole pan per focaccia.
E via con la scenetta.
Ma in realtà Biancaneve non è morta. Il Principe Azzurro, sa bene come risvegliarla. Qui Biancaneve deve cercare di resistere, perchè il principe è piuttosto brutto e gretto. Se Biancaneve resisterà al solletico, il principe se ne andrà scornato, altrimenti sarà smascherata e il principe se la porterà nel suo castello, per solleticarla a piacimento, felice e contento.
Fine della storia, che di per se è una cazzata, ma in gruppo risulta simpatica e divertente.
Chi vuole può spingersi in una recitazione attuata con corde, legacci e ogni sorta di bloccaggio, come invece praticare il solletico libero, senza elementi di "bondage".
Poi discussione, impressioni, sensazioni provate dai partecipanti, giudizi di chi è stato a guardare, perchè magari non tutti giocano.
Avere una storia di riserva, da proporre a chi non ha giocato prima, è sempre utile, non si sa mai.
3. Un gioco a quiz con solletico tipo quello che viene fatto a Distraction (pardon, tipo quello che noi vorremmo fosse fatto a distraction! ). Una squadra gioca, le altre squadre disturbano, per cui hanno interesse a disturbare bene.
4. un gioco di carte a penalità, ma se si è in tanti è poco praticabile, meglio stare sui ghiochi a squadre.
Unica controindicazione:
che ci sia una parte del gruppo di curiosi e non "praticanti" del solletico.
Ma si sa che il gruppo è più trascinante del singolo ed è anche carino allargare i giochi a chi magari non si aspetta il coinvolgimento diretto.
Io, nelle poche occasioni riuscite, l'ho sempre attuata così.
Provate anche voi e fatemi sapere!
Abbracci e solletico a tutti,
Marick.
Scusate se mi intrometto.
Io il primo tickle party l'ho organizzato da me, 4 anni or sono, quando nemmeno postavo in questo forum.
Regole essenziali:
1. Che il gruppo totale sia formato da coppie. Cioè che ogni uomo porti una donna, o viceversa.
E' successo che un mio amico conosceva una ragazza incuriosita dall'iniziativa. Abbiamo detto a questa ragazza di portare una sua amica, così poteva essere tranquilla e non venire da sola. L'amica è stata accoppiata ad un ragazzo che non aveva la partner, ma che conoscendo altri del gruppo non poteva "sputtanarsi" facendo il "pirla", come si dice dalle mie parti.
E così, a giro di conoscenze, si è formato il gruppo.
Insomma, se tu vai ad una festa da solo, puoi sentirti a disagio, come nella condizione di fare ciò che ti pare (tanto gli altri non sai manco chi sono!). Se sei donna e ci vai con un uomo, quanto meno sei garantita. Se risulta un pacco, pigliate e ve ne andate in due. Se sei un maschio e fai il cretino, non risulterai molti serio, se per regolamento hai portato con te una donna, amica o compagna che sia.
Questo costringe tutti i partecipanti a comportamenti leciti e civili, rispettosi verso qualunque altro partecipante, che tu conosca o meno.
C'era un aperitivo, un buffet libero, un paio di torte e beveraggi vari.
Di solletico si parlava e non si parlava.
Ci si è conosciuti con sottofondo musicale, tipo: "sta canzone è dei Police?"
"Si, è un regalo di compleanno di mio fratello. Tu sei figlia unica?".
"No, ho una sorella".
"Potevi portarla!".
"E tu potevi portare tuo fratello!" giusto per farti capire che non sei tu il suo tipo ideale.
Constatata l'atmosfera amichevole, si può pensare a qualunque gioco, che coinvolga chiunque, senza grandi timori.
In ogni occasione avevo personalmente preparato alcuni giochi da proporre a squadre:
1. Un fumetto di BAC spezzettato da ricostuire, nel minor tempo possibile, nella corretta sequenza.
2. La storia di Biancaneve "taroccata", da recitare sulla voce di un volontario lettore.
Altri volontari dovranno offrirsi per recitare la storiella, attuando nella pratica ciò che il narratore legge.
La Regina cattiva non sopporta Biancaneve e la solletica spesso, per invidia e gelosia.
E le due donne che interpratano i ruoli devono compiere l'azione.
Biancaneve fugge dal castello, cercando rifugio nella foresta.
Studiare un percorso ridicolo, magari ad ostacoli, per Biancaneve.
La Regina costringe con la tortura il cacciatore a catturare Biancaneve.
E anche questa scena viene riprodotta dai partecipanti.
Biancaneve intenerisce il cacciatore, che la lascia libera.
La Regina fa morire di solletico il cacciatore disubbidiente. Alta scena da mettere in atto.
Biancaneve trova ospitalità nella casetta dei nani, ma non sa fare nessuna faccenda di casa (mica per niente è una principessa!).
I nani non la sopportano più e la solleticano in gruppo per punirla dei suoi continui errori.
E intanto i partecipanti continuano a recitare la scenetta.
La Regina decide di travestirsi da strega e riesce ad individuare il nascondiglio di Biancaneve. Questa volta la poverina non ha scampo e viene fatta morire di solletico dalla malvagia Regina.
I nani tornano e sono disperati (in fondo meglio mangiar male quando cucina mamma, che mangiar male quando cucini tu stesso!).
Inseguono la Regina e la fanno morire di solletico, restituendole pan per focaccia.
E via con la scenetta.
Ma in realtà Biancaneve non è morta. Il Principe Azzurro, sa bene come risvegliarla. Qui Biancaneve deve cercare di resistere, perchè il principe è piuttosto brutto e gretto. Se Biancaneve resisterà al solletico, il principe se ne andrà scornato, altrimenti sarà smascherata e il principe se la porterà nel suo castello, per solleticarla a piacimento, felice e contento.
Fine della storia, che di per se è una cazzata, ma in gruppo risulta simpatica e divertente.
Chi vuole può spingersi in una recitazione attuata con corde, legacci e ogni sorta di bloccaggio, come invece praticare il solletico libero, senza elementi di "bondage".
Poi discussione, impressioni, sensazioni provate dai partecipanti, giudizi di chi è stato a guardare, perchè magari non tutti giocano.
Avere una storia di riserva, da proporre a chi non ha giocato prima, è sempre utile, non si sa mai.
3. Un gioco a quiz con solletico tipo quello che viene fatto a Distraction (pardon, tipo quello che noi vorremmo fosse fatto a distraction! ). Una squadra gioca, le altre squadre disturbano, per cui hanno interesse a disturbare bene.
4. un gioco di carte a penalità, ma se si è in tanti è poco praticabile, meglio stare sui ghiochi a squadre.
Unica controindicazione:
che ci sia una parte del gruppo di curiosi e non "praticanti" del solletico.
Ma si sa che il gruppo è più trascinante del singolo ed è anche carino allargare i giochi a chi magari non si aspetta il coinvolgimento diretto.
Io, nelle poche occasioni riuscite, l'ho sempre attuata così.
Provate anche voi e fatemi sapere!
Abbracci e solletico a tutti,
Marick.